Fusione fredda. Non solo E-cat: l'R5 di Defkalion, che aveva suscitato perplessità durante l'Iccf-18 dello scorso luglio, sembra andare avanti. I risultati tanto discussi sono infatti stati pubblicati in un articolo intitolato 'Theoretical Analysis and Reaction Mechanisms for Experimental Results of Hydrogen-Nickel Systems'.
"Sono descritti i risultati sperimentali riguardanti l'effetto di calore anomalo e il potentissimo campo magnetico osservato per i sistemi nichel-idrogeno – si legge nell'abstract - Sono presentati analisi teorica e meccanismi di reazione […] Osservata produzione di calore in eccesso e un campo magnetico insolitamente intenso. [I risultati] sono spiegati con descrizioni teoriche basate su esplosioni nanometriche ('Bosenova') e correnti protoniche".
Nonostante le perplessità, i dirigenti greci di Defkalion sembrano dunque andare avanti molto sicuri di sé. Il reattore, che riportiamo qui di seguito così come mostrato nell'articolo, è costituito da un nucleo di nichel a struttura reticolare, con molte celle vuote di diametro pari a 200 micron, che vengono riempite di polvere di nichel con granulometria di 5 micron.
Il sistema viene prima degassificato, poi riempito con idrogeno con pressione di 1.2 bar. L'innesco della reazione avviene attraverso una scarica elettrica che porta inizialmente il sistema ad una temperatura superiore a 180°C. A processo iniziato, la temperatura scende e si può misurare calore prodotto in eccesso, confrontando i risultati con quelli di un test di controllo in presenza del gas inerte argon invece che idrogeno.
La presentazione dei risultati, così come è stata mostrata all'Iccf-18, è disponibile a questo link.
Al medesimo convegno era presente anche Francesco Celani, il quale, nonostante la paventata decisione dell'Infn di chiudere i suoi laboratori, cosa che ha indotto una nuova interrogazione parlamentare, continua le sue ricerche sul sistema di costantana. Il video del suo intervento è stato pubblicato in rete e ci è stato segnalato dal diretto interessato.
Le ricerche sulla fusione fredda quindi continuano, non solo quella sull'E-cat, attualmente in fase di test in Usa. Nel frattempo però, in UK il governo investe sul nucleare vecchia maniera. Il Regno Unito e il Gruppo Edf hanno raggiunto infatti un accordo commerciale sui termini principali di un contratto di investimento proposto per la stazione nucleare di Hinkley C nel Somerset. Questo passo apre la strada per la costruzione di una nuova centrale di ultima generazione a fissione nucleare nel paese.
L'impianto assicurerà fonte stabile di energia a partire dal 2023, fornendo elettricità sufficiente ad alimentare quasi 6 milioni di case per un'area due volte più grande di Londra. Secondo gli investitori tutto questo avverrà in condizioni di sicurezza e garantirà un'energia assolutamente pulita.
"All'inizio di questo mese ho parlato della nostra nuova politica industriale che guarda al futuro – ha dichiarato il Primo Ministro britannico David Cameron - e la nostra volontà di abbracciare nuove tecnologie, nuove industrie e fonti di energia, in modo che possano prosperare e contribuire a costruire un'economia sostenibile in tutto il paese".
Il mondo dunque si divide. Anche sulle politiche energetiche.
RDC
Foto: Purdue Nuclear and Many-Body Theory Group
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