E-cat: con Chan fusione fredda open source?

e-cat2012

Clonato l'E-Cat? Chan è alla riscossa e promette di ricreare un dispositivo per la fusione fredda direttamente a casa. Ricordate la vicenda della cosidetta Formula Chan, messa a punto dall'omonimo utente per realizzare “in proprio” una sorta di clone dell'E-Cat? Ne avevamo parlato circa due mesi fa su GreenMe, quando a novembre l'utente rese note su Buildecat.com le modalità e i risultati raggiunti con il suo esperimento. Ebbene, Chan sarebbe tornato, con grandi novità.

A poco sono valse le raccomandazioni di Rossi che aveva scoraggiato qualsivoglia ricetta per l'E-Cat fai-di-te. Imperterrito, Chan ha continuato nei suoi esperimenti. Alla prima formula, risalente al 21 novembre scorso, il giapponese avrebbe aggiunto nuovi dettagli.

Come si legge su ECatWorld, il misterioso Chan avrebbe inviato una mail al sito invitandolo a visitare il link Chan Fusion Power dove avrebbe specificato ciò che serve per progettare il suo reattore. Chan avrebbe di fatto realizzato un sistema a vapore trasformando un motore a benzina e utilizzando polvere di ferro. Ed ecco quali sono le novità rese note da Chan. Per realizzare un dispositivo in grado di produrre 10 MW di energia occorrono:

Un contenitore di acciaio riempito di olio, riscaldato elettricamente a 100 C con 10 piatti impilati, che fungerebbe da nocciolo del reattore;

10 cartucce da 1000 kW alloggiate all'interno del contenitore;

Acqua a temperatura ambiente poi riscaldata fino a 100 C.

Stando a quanto spiegherebbe Chan, la reazione di fusione all'interno delle cartucce viene avviata dalla temperatura dell'olio. Secondo Chan, inoltre, il costo per il reattore si aggirerebbe attorno ai 100mila dollari. E non accenna a fermarsi, anzi, spiega che continuerà a lavorare sul proprio progetto: "Tutti i progressi saranno riportati su questo sito. Sono troppo occupato per perdere tempo con le comunicazioni e certamente esse non hanno bisogno di pubblicità. Questo sito è semplicemente l'annuncio di un'alternativa per chi ha in programma di utilizzare il calore a bassa qualità su vasta scala".

Non dice altro. E noi restiamo a guardare, chiedendoci ancora una volta se si tratti di qualcosa di reale o se si tratti di un tentativo di attirare l'attenzione su un tema molto sentito come quello della fusione fredda.

Francesca Mancuso

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