L'uomo di Stonehenge pare fosse proprio di bell'aspetto. Lo conferma una ricostruzione incredibilmente realistica di un teschio preistorico sepolto nei pressi del sito archeologico più famoso del Regno Unito e risalente a 5.500 anni.
Prelevati dallo scultore svedese Oscar Nilsson, i resti del corpo hanno ripreso vita e costituiscono oggi un raro esempio del popolo del Neolitico e il corpo, in realtà, pre-data la costruzione di Stonehenge di circa 500 anni.
Nilsson ha utilizzato una copia in vinile del cranio come base per la sua ricostruzione in argilla dei muscoli, guidato dai marcatori che definiscono i lineamenti del viso. In questo modo, ha ricostruito la pelle in silicone modellato e ha aggiunto un pigmento prima di applicarvi i capelli.
La struttura del cranio rivela come quest'uomo fosse muscoloso, aspetto non sorprendente dato lo stile di vita neolitico. Aveva, dunque, caratteristiche molto maschili, come ad esempio un mento ed una mandibola ben definiti. "Ho dovuto mettergli la barba, non c'erano rasoi allora", azzarda lo scultore Nilsson.
Della ricostruzione, è disponibile un video e, da quanto emerge, un modello dell'uomo neolitico verrà esposto nel nuovo centro visitatori di Stonehenge. I turisti che entreranno nell'English Heritage si confronteranno con la più spettacolare esposizione di un uomo nato 500 anni prima del celebre monumento in pietra.
Lo scheletro, ben conservato, è stato scoperto in una tomba, fornendo un raro esempio di anatomia del popolo del Neolitico. La lunghezza delle ossa dell'uomo, il peso dello scheletro e la sua età (stimata tra i 25 e i 40 anni) sono stati usati per determinare lo spessore della pelle del viso e la definizione muscolare.
Studi eseguiti sulle ossa hanno reso possibile dedurre la causa della morte dell'uomo, probabilmente a causa di una malattia infettiva che lo ha ucciso troppo rapidamente per lasciare una qualsiasi traccia sulle ossa. Le analisi dei denti, invece, si sono rivelate determinanti. Alcune sezioni di smalto e le osservazioni con uno spettrometro di massa hanno rivelato il rapporto tra due isotopi di stronzio nelle diverse fasi che sta ad indicare l'uso di acqua potabile abbinato alla geologia del territorio.
I denti dell'uomo, inoltre, mostrano segni di usura per la sua età, il che suggerisce una dieta leggera per gli standard preistorici. Gli isotopi di carbonio nei denti variano a seconda dei tipi di piante mangiati e alla quantità di azoto che viene assorbita dalla carne nella dieta. Il modello creato al carbonio dimostra che l'uomo di Stonehenge mangiasse più carne rispetto ai suoi contemporanei, possibilmente sottoforma di stufati. Questo dettaglio e la sepoltura elaborata suggeriscono che l'uomo fosse un individuo importante nella comunità.
Infine, il team di ricercatori presuppone che il colore degli occhi fosse nocciola e i capelli castano scuro, con alcuni riflessi biondi ereditati da probabili origini celtiche. Se quanto ipotizzato fosse vero, non sarebbe fuori luogo incontrare l'uomo di Stonehenge oggi. "Potrebbe essere seduto accanto a voi in metropolitana", conclude Nilsson.
Federica Vitale
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