Toba, una nuova Pompei

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Settantaquattromila anni fa l’eruzione del vulcano Toba devastò l’isola di Sumatra, in Indonesia. Uno studio presso siti archeologici di recente scoperta - nel sud e nel nord dell’India - ha rivelato gli stili di vita della popolazione prima e dopo l’eruzione.

Il progetto è stato condotto da un team di ricerca multidisciplinare, guidato dalla Oxford University e in collaborazione con le istituzioni indiane. Per sette anni è stato esaminato l’ambiente in cui vivevano gli uomini, analizzando gli utensili di pietra, le piante e le ossa degli animali.

I dati raccolti rivelano che molte forme di vita sono sopravvissute mentre le ricerche precedenti sostenevano che l’eruzione causò la quasi totale estinzione della flora, della fauna e dell’uomo.

Si è scoperto che gli utensili di pietra sono stati costruiti dall’homo sapiens. Appartengono all’era del medio paleolitico e somigliano a quelli costruiti in Africa dall’uomo moderno. Ciò significa che la presenza degli uomini in quell’area risale a più di 74.000 anni fa. Questi oggetti erano usati sia prima sia dopo l’eruzione, quindi la comunità che abitava quei luoghi prima del disastro era la stessa di quella sopravvissuta.

Dalle ceneri di Toba si è potuto studiare l’impatto che l’eruzione ebbe sull’ambiente circostante e sul resto del pianeta, anche a livello climatico. Ma adesso possiamo affermare che i danni sono stati temporanei e l’uomo – così come le altre specie viventi – ricominciò presto a vivere.

Laura Margiotta

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