Per secoli, gli esperti hanno riflettuto sul perché Stonehenge sia stato costruita. Forse, per calcoli astronomici, come luogo di guarigione o, addirittura, come sito per il sacrificio umano. Le ragioni che giacciono dietro le iconiche pietre preistoriche britanniche sono ancora un mistero. Ma un'altra teoria, oggi, si aggiunge al mix di ipotesi. E se fosse stato pensato per essere uno strumento musicale gigante?
Gli scienziati hanno analizzato l'aspetto dei monoliti ed hanno concluso che questi "cantano" quando vengono colpiti. Particolarità che non si riscontra in altre pietre. I ricercatori hanno trascorso mesi toccando pietre di mille tipi diversi, registrandone il suono emesso. La maggior parte dei suoni si conclude con un tonfo sordo, che si discosta molto dalla pseudo-melodia dei lastroni di Stonehenge. Qui, infatti, le rocce producono distintamente toni più musicali.
Si dice che questa "eccezionale natura sonora" potrebbe spiegare perché l'uomo neolitico abbia lavorato così duramente per trasportare le pietre su un percorso piuttosto esteso del Salisbury Plain, nel Wiltshire.
Paul Devereux, che ha condotto lo studio insieme al collega Jon Wozencroft, si è chiesto: "Perché diavolo sono andati a prelevarli dal Galles per portarli fino a Salisbury altrimenti? L'unica cosa che non è stata considerata fino ad ora è che il suono possa essere stato un fattore importante. Abbiamo riscontrato un passaggio sonoro degno di nota, con una percentuale significativa delle rocce che producevano suoni metallici come campane, gong, tamburi di latta, ecc.”. E aggiunge: "Le pietre potrebbero essere state considerate come portatrici di doti magiche a causa della loro natura sonora eccezionale. Abbiamo avuto percussionisti che sono stati in grado di eseguire effettivamente alcuni brani proprio dalle rocce. Questa è musica vera prodotta dalla roccia".
Il team di ricerca del Royal College of Art di Londra ha testato le rocce di molti siti in tutto il Regno Unito. Ma la loro ricerca è culminata a Stonehenge, come noto costruito intorno al 2500 a.C. L'English Heritage ha permesso al team di testare acusticamente i lastroni. Tanto da far diventare il sito archeologico più visitato simile ad uno strumento enorme.
Le pietre, dunque, hanno prodotto rumori diversi in luoghi altrettanto diversi, che vanno dal suono metallico a quello più caldo che ricorda quello del legno. E data la vasta scelta di rocce locali tra le quali attingere, il team suggerisce che questo sia effettivamente il motivo per cui i lastroni siano stati considerati speciali e, quindi, utilizzati. “È stata una scoperta davvero magica quella di imbattersi in un fenomeno che non si può spiegare".
E, a quanto pare, a Stonehenge sono ancora molte le cose avvolte nel mistero.
Federica Vitale
Image Credit: DailyMail
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