Extraterrestri: il punto di vista islamico

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La vita aliena secondo il punto di vista islamico. Forse non ci avevamo mai pensato. Ma, sebbene noi tutti, indipendentemente dalla chiave religiosa, crediamo o meno alla possibilità di vita extraterrestre, la prospettiva islamica si pone le stesse domande.

Gli extraterrestri, letteralmente "fuori dalla Terra", dovrebbero avere, se esistono, un'esistenza materiale nel mondo dello spazio e del tempo su alcuni pianeti diversi dal nostro. Tali esseri potrebbero essere semplici creature simili ai batteri unicellulari. Tuttavia, la maggior parte delle persone usano comunemente il termine “extraterrestre” per riferirsi alla vita intelligente su altri pianeti. Da un punto di vista scientifico, ci sono alcuni fattori importanti che non dovremmo perdere di vista quando si parla di forme di vita. Questa, infatti, richiede reazioni chimiche complesse per poter esistere. E tali reazioni richiedono uno stato liquido per facilitarne l'esistenza e lo svilupparsi.

Dal punto di vista islamico, l'umanità è incoraggiata ad esplorare l'Universo poiché proprio l'esplorazione aiuta ad approfondire la fede nell'Onnipotenza del Creatore. E nel Corano, quali sono i passi chiave che fanno riferimento ad una possibile forma di vita extraterrestre? Prova a rispondere alla domanda il dottor Shabir Ally, presidente dell'Islamic Information & Dawah Centre. “Ci sono versetti del Corano che, apparentemente, assecondano la credenza nell'esistenza di tali creature, anche se non riesco a trovare alcun particolare versetto che ne affermi esplicitamente la loro esistenza”.

Spesso la gente immagina le forme di vita extraterrestre come quelle inventate da Hollywood. “Ci sono persone che credono che l'astronave atterrata a Roswell, nel New Mexico, trasportava forme di vita aliene e che il governo degli Stati Uniti abbia in qualche modo soppresso queste informazioni”. Ma come si orienta l'astrofisica nel dare delle spiegazioni? “Perché esista la vita come noi la conosciamo, un pianeta dovrebbe essere come il nostro, nel senso che dovrebbe essere distante dal suo Sole, ma non troppo lontano”, continua Ally. Insomma, è noto che occorrono i giusti presupposti affinché si sviluppi la vita. In questo contesto, il Corano insegna agli islamici la connessione dell'acqua e della vita.

E noi sappiamo che, di tutti i liquidi e in base alle attuali conoscenze scientifiche, è l'acqua che possiede le proprietà fondamentali per la formazione di forme di vita come noi le conosciamo. Oggi gli scienziati ci spiegano come la vita sia iniziata nel mare quando le molecole semplici erano legate insieme e si sono moltiplicate. E Allah, secondo il Corano, ha affermato di esser stato Colui che ha creato ogni forma di vita dall'acqua.

Inoltre, nel Corano, si fa riferimento ad “altri mondi”. Il testo sacro islamico è in realtà molto aperto alla possibilità che possano esistere diverse terre perché, spiega Ally, “il primo capitolo del Corano dice: 'Lode a Dio, Signore dei mondi'. Quindi ci potrebbero essere molti universi e mondi diversi”. Ad ogni modo, si precisa anche come i critici del Corano spieghino che la versione plurale si riferisce ai molti sistemi. “C'è un mondo di esseri umani, c'è un mondo vegetale, il mondo dei jinn, che è un'altra serie di creature, e il mondo degli angeli, un altro tipo di creature ancora. Quindi ci potrebbero essere molti altri tipi di creature là fuori”.

Una chiave di lettura interessante che dà modo di considerare la prova dell'esistenza della vita extraterrestre secondo altri aspetti. E, sicuramente, non solo quella umana. La questione dell'esistenza degli alieni non è legata alla nostra fede fondamentale.

E il credere o non credere al loro essere presenti, nell'Universo attorno a noi, non ci dovrebbe turbare troppo.

Federica Vitale

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