Fine del mondo, 2012: i sacerdoti Maya dicono No

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2012, sinonimo ormai di "fine del mondo" secondo i Maya. Ma neanche questi ultimi ne sono convinti, come hanno confermato gli stessi sacerdodi Maya ieri, in occasione delle celebrazioni per il nuovo anno, il 5128 secondo il loro calendario.

Nessuna disastrosa fine, né un'altrettanto minacciosa profezia, solo un cambiamento, come spesso è stato precisato da più parti. Lo studioso australiano, Sven Gronemeyer, della Trobe University, qualche tempo fa ha illustrato il contenuto delle tavolette Maya spiegando che si tratta del "completamento della tredicesima Bak'tun, o più semplicemente la fine di un periodo e la transizione verso un nuovo ciclo, anche se tale data è stata caricata da un valore simbolico legato al giorno della creazione". Che coincide con il 21 dicembre prossimo.

Tale data sarebbe significativa per il popolo Maya perché, secondo quanto si legge sulle tavolette, sarebbe legata ad una profezia dell'allora sovrano Bahlam Ajaw, che annunciava il ritorno del dio Maya proprio il 21 dicembre in un santuario di Tortuguero, in Messico.

Ma neanche i Maya odierni sembrano concordare con le interpretazioni effettuate sulle tavolette scritte dai loro predecessori: "Di fronte alle falsità osservate da parecchio tempo, il Consiglio nazionale degli anziani ricorda e chiarisce al mondo intero che si sta solo concludendo un ciclo del Sole che noi chiamiamo Oxlajuj B’aqtun e non è la fine del mondo” ha detto il leader indigeno Cirilo Pérez Oxlaj. Di conseguenza, il 21 dicembre 2012 sarà l’ultimo giorno del ‘B’aktun’, unità che equivale a 400 anni.

Questo è un anno speciale per il Guatemala, un anno in cui ci prepariamo per una nuova era composta da cinque cicli, un anno in cui armonizziamo il nostro cuore, i sentimenti e la nostra anima per poterli condividere con la nostra Madre Terra” ha dichiarato il presidente Otto Pérez, anche lui presente a Iximché, nei pressi di Città del Guatemala, per celebrare con antichi riti l'avvento del nuovo anno.

Se anche i nuovi Maya ne sono convinti, non abbiamo nulla da temere. La Nasa ci ha rassicurati. E quando davvero la fine del mondo avrà luogo, tra 4,5 miliardi di anni secondo la scienza, di noi non sarà più rimasta alcuna traccia.

Francesca Mancuso

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