Qualcuno di voi, leggendo queste righe, ricorderà i numerosi giochi di illusione ottica che ci appassionano sul web o sulle riviste specializzate. E interessante, a tal proposito, si rivela lo studio e il lavoro svolto da tre scienziati della Keio University, in Giappone.
Si tratta di un'immagine dinamica. Occorre osservare attentamente e focalizzare la crocetta nel mezzo di un turbinio di puntini. Tutti questi puntini sembrano guizzare intorno a modelli casuali. Deduzione sbagliata. Se si osserva meglio, e più attentamente, è possibile scoprire come questi si proiettino lungo traiettorie in linee rette, presumibilmente senza scontrarsi.
Ci si può convincere che questo sia vero almeno in parte, seguendo un punto casuale piuttosto che concentrarsi sulla croce. Per quanto riguarda l'affermazione che i puntini non vaghino rischiando la collisione, questa può dare adito a conferme o smentite. Sembra tutto così abbastanza impressionante.
“L'illusione è indipendente dalla distanza percorsa e dai movimenti degli occhi dell'osservatore, nonché dai tipi di punti”, spiegano gli scienziati. Tuttavia, non esisterebbe, almeno al momento, alcuna spiegazione sul perché la mente umana sia in grado di vedere l'illusione in questo modo.
Ma gli esempi riguardo le illusioni generate dalla nostra mente sono diversi. Basti pensare alla griglia creata dal fisiologo tedesco Hermann Ludimar nel 1870. Nulla di elaborato, solo una griglia bianca su sfondo nero. Se la si osserva attentamente, spostando lo sguardo, i punti scuri appaiono e scompaiono rapidamente in prossimità degli incroci. Fermo restando che, osservando direttamente ogni intersezione, i punti scuri sembrano scomparire.
Gli scienziati spiegano tale illusione a causa di una “inibizione laterale”, ossia il modo complesso in cui le celle sul retro della retina rispondono alle aree di bianco e nero. Ipotesi, questa, ritenuta errata e che ha portato l'illusione a rimanere, appunto, un'illusione senza spiegazione.
Federica Vitale
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