Sulla ISS ci sono grandi strumenti e piccoli strumenti, grandi sperimentazioni, ma anche piccole. Tra queste qualcuna è utile, lo deve essere per forza, e anche molto, qualcun'altra indispensabile. L'acqua ad esempio, come credete che se la procurino fin lassù ?
Qualcuno non si sorprenderà, ma fino ad oggi gli astronauti in servizio sulla stazione spaziale internazionale, si rifornivano di acqua attraverso un riciclatore di urine; ma è in messa d'opera un sistema che trasforma il biossido di carbonio e l'idrogeno in acqua, secondo lo schema del processo chimico scoperto dal premio nobel francese Paul Sabatier.Il Sabatier Reactor System è già sulla stazione, e potrebbe creare fino a 1.000 litri di acqua all'anno quando diventerà ufficalmente operativo, ovvero nel corso dei prossimi mesi. Il processo chimico è quello di trasformare ad alte temperature il biossido di carbonio e l'idrogeno in metano ed acqua. Per ora, il metano verrà scartato, ma nei prossimi tempi si conta di riutilizzarlo per una maggiore produzione di idrogeno, o servirsene come combustibile.
Il riiciclatore di urine, non andrà in pensione. Verrà affiancato perché la produzione, sebbene sufficente, non è certamente quella che si chiama spreco. In realtà, oltre alle urine l'attuale purificatore, trasforma anche il sudore ed il vapore in ottima acqua potabile, contribuendo a ridurre la necessità di trasporto di acqua dalla Terra.
Mario Notaro