Game in streaming: l'ultima frontiera dell'industria videoludica a portata di click

immagine

Cari videogiocatori ci siamo quasi. Sta arrivando finalmente l'ora del game in streaming, l'ultima innovazione in fatto di game entertainament che promette di rivoluzionare il mondo del gioco virtuale. E non è semplicemente il solito proclama da entusiasti dell'' hi-tech, perché alle porte si prospetta un'assoluta novità paragonabile all'avvento dell' iPad per quanto riguarda i giornali on line.

Lo streaming game dà finalmente la possibilità ai videogiocatori di divertirsi con i titoli più importanti delle varie game farm direttamente via internet e senza comprare il software su alcun supporto ottico. Potremmo dire, quindi, addio ai dvd, alle penne usb o alle schedine sd. L'unico ed indispensabile requisito tecnico per giocare sarà una buona connessione ad internet e un abbonamento mensile.

Giocare via streaming non significa però non pagare più i videogiochi, bensì bypassare le varie fasi che precedono il momento magico del 'play'. Inserire il dvd e lanciare l'installazione diventeranno presto arcaici ricordi per noi appassionati giocatori. Con lo streaming game, infatti, tutti i videogiochi risiedono su potenti data-center sparpagliati per il mondo.

Cluster Server a grappolo veicoleranno gli ultimi videogiochi appena sfornati dalle software house per garantire il massimo della velocità di gioco assicurando, al contempo, prestazioni mai viste prima e sopratutto rendendo realmente ubiqua la modalità di gioco. Non sarà più indispensabile avere il proprio pc o console a portata di mano. Il software necessario gira su dischi fissi sempre attivi e raggiungibili da qualunque parte del mondo.

 Tutto questo non è fantascienza ma realtà. Esistono già diversi siti (alcuni già attivi altri in fase di beta-testing) in cui giocare e provare vecchie perle del gaming di una volta o gli ultimi ritrovati dell'industria video ludica.

Su InstantAction, ad esempio, troviamo il mitico 'The Secret of Monkey Island' in versione demo a 9,99$ per chi lo volesse in abbonamento. I tempi di caricamento (la parte che serve per giocare viene scaricata volta per volta) e l'installazione della Sun Java virtual machine (per chi non l'avesse installata) rallentano solamente la fase iniziale del gioco.

Una volta partiti, però, potrete divertirvi come se foste a casa vostra contando per di più sulla possibilità di effettuare salvataggi e registrare i vostri passi in avanti. InstantAction regala, inoltre, la possibilità di 'embeddare' il vostro videogioco preferito su blog e social network condividendo la nuova esperienza del gioco virtuale con i vostri amici o conoscenti.

Anche la piattaforma Gaikai offre lo stesso tipo di prestazioni e lavora di concerto proprio con la sopracitata InstantAction. Ma Gaikai si spinge anche oltre promettendo di lanciare in streaming applicazioni professionali come Adobe Photoshop o Sony Vegas.

Discorso diverso, infine, per le altre due piattaforme, ancora in fase di testing e disponibili per il momento solo negli Stati Uniti. On live e Otoy, a differenza delle prime piattaforme appena analizzate, impiegano ingenti risorse hardware per permettere all'utente di giocare in tempo reale.

On Live offre l'acquisto di una 'micro-console' che si collega alla tv candidandosi così a diretta rivale delle varie Playstation 3 e Xbox 360. Otoy, invece, investe sulla giocabilità assoluta assicurandone l'utilizzo su una serie di sistemi operativi per dispositivi mobili come Android e Windows Mobile.

Insomma, quello che si prospetta è un futuro decisamente 'liquido' in cui l'industria videoludica, a differenza di quella musicale, sembra essere ben pronta verso il salto virtuale; conscia del fatto che con questo nuovo sistema la pirateria ha davvero i giorni contati e si propone in un ruolo chiave nei futuri sviluppi dei videogiochi mobili.

Gabriele Tramonti

Cerca