Alla prima occhiata restare perplessi viene naturale. Ma questa 'automobilina' che sembra sfidare tutte le leggi dell’aerodinamica, lei che ribalta il concetto classico di mobilità 'in abitacolo', è un prototipo interamente alimentato ad energia solare, si parcheggia con facilità estrema e risulta persino bella da vedere quando è in ricarica.
Solar Coco, nata dall’ingegno dei tre designer Jin Yuanbiao, Gang Tang e Su Sha, è un'auto elettrica al 100% ed è dotata di sei pannelli solari spiegabili, funzionanti sia quando è in movimento che quando è ferma; e poichè nulla è lasciato al caso, il parcheggio stesso è parte integrante del prototipo.
Si tratta di un sistema elettrico sviluppato in altezza che combina l’ottimizzazione degli spazi alla garanzia di massima esposizione alla luce per i modelli a lui 'attraccati': qui in termini estetici Solar Coco fa il resto, quasi a voler lanciare un preciso messaggio.
I moduli dei pannelli (sovrapposti e posizionati sui tre punti del tettuccio, fronte e retro bassi del modello), una volta agganciata l’auto si aprono, spiegandosi e assumendo nell’insieme la forma (assai gradita) di petali di questi originali 'fiori di città'.
L’abitacolo a cilindro risulta evidentemente confortevole, ma per accedervi è necessario strisciare la propria apposita tessera elettronica (questa è pressappoco l’idea): un operatore provvederà quindi a selezionare quale dei 'fiori' risulta opportunamente ricaricato per tornare su strada senza problemi.
Ciò che rende la proposta Solar Coco tanto entusiasmante è senza dubbio l’insieme dei benefici possibili qualora si provvedesse alla produzione e all’installazione di un simile modello: benefici per la mobilità, benefici per l’ambiente, per gli spazi del parcheggio, e così qualità della vita, salute, benessere.
Ma l’aspetto che desta maggiore interesse in merito all’intero progetto, più che con gli scenari possibili ha a che fare con l’idea che sta alla base, quell’idea rivoluzionaria che fa scolorire la mobilità tradizionale in favore d’un’epoca nuova, quell’idea che potrebbe cambiarci la vita totalmente. E probabilmente in meglio.
Annalisa Di Branco